Dalle ombre di Arcuri a quelle di Figliuolo. Cambia il Commissario all’emergenza, ma la gestione opaca rimane la stessa. Se sui vaccini gli italiani sono stati informati h24, poco è stato detto loro su tutta la macchina burocratica della gestione commissariale agli ordini del generalissimo Figliuolo, a cominciare dal dispiegamento di operai e progettisti impegnati nella ristrutturazione (con soldi pubblici!) di Palazzo Caprarica in via XX Settembre, dove ha sede il lussuoso ufficio di Figliuolo.
Della rendicontazione non v’è traccia. Figliuolo si è limitato a pubblicare elenchi parziali che non possono sostituire l’obbligo di redigere un rendiconto dettagliato comprensivo di relazione tecnica con la motivazione dell’urgenza e della necessità dei pagamenti effettuati. Un’assenza di trasparenza inaccettabile.
Si sa, quando c’è un’emergenza arrivano gli avvoltoi. Molti soggetti privati hanno realizzato ingenti guadagni, ed è proprio per questo che i cittadini hanno il diritto di essere informati sulle modalità dei contratti stipulati e delle spese sostenute.
In questi mesi la struttura commissariale ha potuto operare in assenza dei preventivi controlli di regolarità amministrativa e contabile sia da parte della Corte dei Conti sia da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri con deroghe e limitazioni per quanto riguarda le responsabilità in capo ai singoli.
A tutt’oggi Figliuolo si è limitato a ottemperare agli obblighi relativi all’amministrazione trasparente, pubblicando gli elenchi dei pagamenti da lui disposti nel periodo dal 1° marzo al 31 dicembre 2021. La stessa piattaforma voluta da Arcuri non può in alcuno modo essere considerata una rendicontazione, ma solo una sorta di contatore delle spese, peraltro con molte criticità, visto che riporta solo gli importi relativi ai contratti firmati, ma non ai bandi di gara e alle modalità di assegnazione degli approvvigionamenti. La fase emergenziale ha imposto uno snellimento delle procedure, e proprio per questo deve essere data ampia informazione sulle risorse pubbliche erogate per l’emergenza, così come non è ammissibile che vengano aggirati gli obblighi di rendicontazione.