Milena Gabanelli sul Corriere riporta i dati delle mancate prestazioni sanitarie, che raggiungono cifre spaventose anche “perché dietro ci sono persone e nella maggior parte fragili e gravemente ammalate”.
12.8 milioni di prestazioni mancate sono il prezzo che la popolazione più povera del Paese deve subire. Sembra di essere tornati agli anni ’90 in cui per curarsi i tumori ci si vendevano le case e i beni essenziali.
Pensavamo che quella fase di inciviltà fosse stata messa alle spalle, invece con gli ultimi governi il problema si è ripresentato ancora più grave, frutto delle fameliche attese della Sanità privata nel voler privatizzare completamente il SSN americanizzandolo e facendo gestire il malato alle assicurazioni private, provvedimento preannunciato dall’attuale governo guidato da Giorgia Meloni per favorire le compagnie assicurative legate alle multinazionali del comparto.
Non si può guadagnare sulla malattia e sulla vita delle persone visto che, è bene ricordarlo, il SSN è già pagato con la tassazione generale, per cui o si pagano le tasse o non si pagano e si va dal privato. Delle due l’una. Il ricatto economico non può esistere in questo campo.
Pasquale Di Carlo