Il Parco Verde di Caivano nella morsa dei Clan e i veleni della Terra dei Fuochi

giovedì 21 Settembre 2023

Caivano è totalmente immersa nel cosiddetto “triangolo della morte”, insieme a Giugliano ed Acerra, per le percentuali apocalittiche di patologie oncologiche o, specificamente connesse allo smaltimento e sversamento illecito di rifiuti e roghi tossici. Tanto quanto sancito dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2021, su mandato della Procura di Napoli Nord. Lungo i cordoni interminabili delle cinture stradali, che uniscono province e periferie, tra Napoli e Caserta, viene costruito tempo addietro, il Parco Verde. Zone cresciute come funghi e dilatatesi in maniera del tutto irrazionale, aldilà di qualsiasi progettazione e programmazione di sostenibilità urbanistica/sociale/ambientale/infrastrutturale. Spesso, infinite foreste di cemento, senza verde, senza servizi, che finiscono per essere nuclei abitativi di città dormitorio denuclearizzate. La creazione ancestrale del quartiere avviene poco dopo il terremoto del 1980, dove per esigenze abitative dei quasi 300.000 sfollati provenienti per lo più da Napoli e periferia, dal governo di Roma, con la famosa legge 219 e quasi 2 mila miliardi di soldi stanziati, inizia lo scempio urbanistico, antropologico di una ghettizzazione sociale che non avrà precedenti nella storia recente, come risultato fallimentare rispetto le scelte della politica. Nel tempo, da residenze abitative di emergenza, divengono squarci e ferite di cemento stabili ed affollate, in tutto l’hinterland napoletano e non solo. Sorgono di per sè, in territori già depressi, senza nessuno studio di compatibilità e sostenibilità sociale ed ambientale, spesso a ridosso delle periferie, lontano dai monumenti e dalla fastosità della storia passata. Come a voler nascondere ombre ed invisibili, polvere sotto al tappeto che la politica smemorata non può rifagocitare dall’oblio del passato, mentre divulga punti sulla transizione ecologica europea o sul diritto alla salute, al lavoro. A parte la retorica delle campagne elettorali, le sorti del Parco Verde di Caivano, dal punto di vista criminologico, cambiano, quando l’attenzione dei media e l’azione giudiziaria quanto militare dello Stato, si occupano della faida di Scampia. Da quel momento serve una sede logistica più defilata, lontano dagli articoli a quattro colonne dei giornaloni, delle trasmissioni tv, e delle serie televisive enfatizzanti e dal seguito plebiscitario. Nel tempo, e con la colpevole indifferenza o assenza istituzionale, questo quartiere, posizionato poco dopo l’uscita dell’asse mediano, diviene una delle piazze di spaccio più grandi d’Europa. Non passa giorno, che non riceviamo dai media notizie di operazioni delle forze dell’ordine finalizzate al contrasto di attività illegali localizzate in quelle zone. Casermoni di edilizia popolari, manutenzione inesistente, tetti zeppi di eternit, abbandono scolastico, omertà. Si attende ancora una riqualificazione mai avvenuta, un risanamento, ma anche una possibilità di vita normale. Per tutti. Che quel “verde” ossimoro dei muri scrostati dall’incuria e dall’oblio delle promesse mai mantenute, dalla retorica dialettica in cui si crede possa esistere un male ed un bene, nettamente delineati all’inferno. Che quella nomenclatura cromatica, sia coscienza e memoria, di una vita sul Fronte di Guerra, che grida solo giustizia ed opportunità per un futuro migliore.

Massimiliano Costantino Esposito

Condividi

Facebook
Twitter
Telegram

Iscriviti

Alla news Letter

potrebbe interessarti

Verbale Assemblea degli Iscritti Associati 6 Novembre 2023

14 Novembre 2023
Il giorno 6 Novembre 2023 alle ore 19:30 si è svolta sulla piattaforma Google Meet da remoto, l’Assemblea degli iscritti associati di Alternativa. L’odg

Il Governo Meloni si astiene su tregua a GAZA. Vergogna!

30 Ottobre 2023
Si chiama stare con i piedi in due staffe o meglio in questo caso forse sarebbe più appropriato dire che si tratta di far

Il Salario Minimo non è un regalo

22 Ottobre 2023
Il Salario Minimo non può essere considerato un regalo, ma è uno strumento che potrebbe ovviare, almeno in parte, a tutto ciò che non

RIGASSIFICATORE INUTILE E DANNOSO PER L’AMBIENTE

28 Settembre 2023
Il 9 giugno 2022, il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi nomina il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani come commissario straordinario per

Il Parco Verde di Caivano nella morsa dei Clan e i veleni della Terra dei Fuochi

21 Settembre 2023
Caivano è totalmente immersa nel cosiddetto “triangolo della morte”, insieme a Giugliano ed Acerra, per le percentuali apocalittiche di patologie oncologiche o, specificamente connesse allo

ELEZIONI A TRENTO, DOMANI IL DEPOSITO DEL SIMBOLO DI ALTERNATIVA!

7 Settembre 2023
Domani mattina, la nostra Elena Dardo, coordinatrice regionale di Alternativa Trentino Alto Adige e candidata Presidente della Provincia di Trento, consegnerà con grande orgoglio